I analyze the subtle boundaries between deeper realities and apparent manifestations, a theme that emerges in many of my projects, in which I document the events that shape the present.
My research extends to the transformation of human interactions and the environment through digital media. My practice incorporates a concept of dualism, engaging in hybrid research that interfaces with a sphere dedicated to intimacy and often connects to significant events. These projects primarily communicate through iconic images and their transformation, portraying the “body” as an ephemeral identity linked to rhythms, rules, and perceptions.
- Chez - Paint it black, Torino, 2024
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Meta_Fair #2. Co_atto project, Milano, 2022
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Uncoated-content, Artverona, 2021
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Maratona di Visione 3º, Rassegna Online di Videoarte, 2021
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Brodo Mucho Mas! Artist-run space, Torino, 2020
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Photolux 2019 - 2:56 am |To The Moon And Back, Lucca, Nov-Dec 2019
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E quindi uscimmo a rivedere le stelle, Albignasego (PD), Spazio cartabianca, Jul-Aug 2019
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TiefKollektiv2, Bolzano, TiefKollektiv2, Feb-Mar 2019
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Orizzonti, with Camera centro italiano per la fotogeafia, Savigliano, Apr-Jun 2019
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Oracolum Remotus, Berlino, Mar 2019
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Fusciatinn What?, Italy, Bitonto, Jul 2018
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Vista e Suono, Cherasco, May 2018.
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Spazi Sonori, Torino, Docks Dora, Mar 2018
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Phos: Memories, Italy, Torino, Phos, Jan 2018 - Mar 2018
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XIII, Mucho Mas! Artist-run space, Torino, May - June 2018
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Street art volant!, Torino, Oct 2017 - Jan 2018
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Oracolum Remotus, Italy, Torino, May 2017
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Bulb, Italy, Torino, May 2017
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Artes/ xmq of pit ready for the mosh!, Italy, Verona, Oct 2016
- Time Refugees, Italy, Torino, July 2016
- Alex Majoli Masterclass. Magnum Photographer
- Ignoti alla citta’ - Bitonto
- Trasloco Nesxt / Marseille expo - Maseille
- Sea Foundation - Tillburg
- Dal 2018 Cofondatore e curatore di Mucho Mas! Artist-run Space. spazio di ricerca per la fotografia contemporanea.
- 2023 New Generation Workshop.
- 2020 Art for Covid, www.artforcovid.com, fundraising action.
- 2013 Photo Editor proiezione "A questo mondo perfetto" di Alex Majoli e Fabio Barovero.
- 2012 / 2015 Assistente Alex Majoli
L’immortalità del ricordo è un atto profondamente interiore, che trascende la realtà fisica, tuttavia, la perdita o l’affievolirsi della memoria può riflettere un meccanismo di protezione: la mente tende ad allontanarsi da eventi o dettagli legati al trauma, cercando di costruire una distanza da un passato che non si allinea al nostro mondo ideale. In questo processo, ciò che una volta era nitido diventa fluido e frammentato, un riflesso del dolore che si cerca inconsciamente di dimenticare.
Roland Barthes, nel suo libro La camera chiara, esplora il rapporto tra fotografia e memoria, mostrando come le immagini, pur essendo un documento del passato, non siano in grado di preservare pienamente l’essenza di chi non c’è più. Barthes distingue tra il Studium, ciò che osserviamo razionalmente in una fotografia, e il Punctum, quel dettaglio che ci colpisce emotivamente, facendoci rivivere un ricordo perduto. La capacità della fotografia di evocare il passato ne sottolinea anche la fragilità: il volto impresso in un’immagine rimane una presenza statica, incapace di trattenere la dinamicità della memoria e della relazione vissuta.
Vedo, lavora su questi temi utilizzando fotografie di archivi familiari per esplorare il concetto di memoria come qualcosa di estremamente fragile e fluido. Le opere non cercano di ricordare, ma piuttosto di indagare ciò che è stato dimenticato. In queste immagini, il volto di chi non c’è più diventa evanescente, sfuocato, simbolo di una memoria che sfugge e che, forse, non vuole essere completamente riportata alla luce.
Questa sovversione dell’idea tradizionale della fotografia come documento del passato mette in discussione la sua funzione di testimonianza. Non si tratta più di fissare un ricordo, ma di accettare il vuoto e il silenzio che il tempo lascia dietro di sé, trasformando la memoria in un luogo protetto dal dolore del passato, capace di evolversi e adattarsi al presente.